IL FLAMINIO - Sommario del n°11 - Novembre 1998
Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi
Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigianae

Marco PERESANI. Risultati preliminari delle ricerche archeologiche e paleoambientali sul Cansiglio. Le ricerche paleoambientali ed archeologiche avviate in Cansiglio nel 1993 stanno portando alla luce importanti evidenze di frequentazioni preistoriche del Paleolitico medio ma soprattutto del Paleolitico superiore-Mesolitico antico. Queste ultime sono testimonianza dello sfruttamento stagionale di un territorio montano che ha visto, dopo il ritiro dei ghiacciai wúrmiani e la disattivazione dei processi periglaciali, lo sviluppo di ambienti forestali, eccezionalmente documentati nella torbiera di Palughetto.
(Il Flaminio, 11, 1998, p. 7)

Aldo TOFFOLI. Una lettera volgare di Giovanni Antonio Flaminio. E' l'unica lettera in volgare del padre di Marcantonio Flaminio che ci sia pervenuta. Un interessante documento di vita e di costume della prima metà del '500.
(Il Flaminio, 11, 1998, p. 35)

Luciano CECCHINEL. I proverbi della vallata delle Prealpi Trevigiane e del vittoriese. Il saggio delinea un approccio ai proverbi della Vallata e del Vittoriese dal punto di vista delle problematiche di raccolta, della funzione d'uso e dell'assetto formale, con particolare riguardo alle implicazioni connotative.
(Il Flaminio, 11, 1998, p. 41)

Giorgio ARNOSTI. Lo scisma tricapitolino e l'origine della diocesi di Ceneda. Lo sisma si radicò (dalla metà del VI sec. d.C. allafine del VII) nella metropoli eulesiastica di Aquileia, rimasta fedele alle definizioni dogmatiche del concilio di Calcedonia (451); anche per reazione alla politica di Giustiniano, che impose la condanna dei '7re Capitoli ". Lo scisma trovò appoggio presso i Longobardi, favorevoli ad una "Chiesa nazionale staccata da Roma e senza interferenze di Bisanzio. La contrapposizione politico - religiosa portò alla duplicazione del Patriarcato nelle Venezie: uno tricapitolino in terra longobarda, e l'altro cattolico a grado. In questo contesto si inserirebbe l'origine della diocesi di Ceneda (Tricapitolina), qui ipotizzata alla metà del VII secolo, dopo la presa di Oderzo ed il trafugamento delle reliquie di S. Tiziano.
(Il Flaminio, 11, 1998, p. 59)

Gianni TESTORI. La necropoli di Borgo Zambon. La necropoli era nota fin dal XIX secolo; restituiva la tomba di SAFINIA Q.F. FESTA ed un'epigrafe "miliaria" su embrice. Più di recente veniva scoperta la "sirena cenedese " (I sec. D. C.), ed una tomba a cassetta in embrici con corredo del I sec. D. C. Nel 1997 venivano recuperate altre due sepolture ad incinerazione. Il saggio dà una breve relazione degli ultimi ritrovamenti in questo importante sito.
(Il Flaminio, 11, 1998, p. 105)

Giancarlo FOLLADOR. San Gregorio Barbarigo ed i rapporti con le comunità valdobbiadenesi. Per ben 4 volte, nella seconda metà del Seicento, Gregorio Barbarigo, cardinale e vescovo di Padova, visita le parrocchie del Valdobbadenese. Il suo passaggio lascia un segno indelebile in tutto il territorio. Porta, all'interno della comunità, le regole imposte dal Concilio di Trento. Le visite pastorali sono, per alcuni aspetti, dei documenti straordinari per ricostruire la pietà religiosa di un secolo in travaglio.
(Il Flaminio, 11, 1998, p. 121)

Giuseppina DE VECCHI. Michele Colombo e le culture straniere. Cultore tra i più celebri della lingua italiana, don Michele Colombo, precettore a Ceneda e Conegliano alla fine del '700, si occupò principalmente di questioni linguistiche e pedagogiche. Questo studio mette in rilievo le sue teorie linguistiche delineando il panorama letterario internazionale. Emblematico rimane il raffronto del pensiero di Colombo con la cultura (e la letteratura) egemone dell'epoca: quella francese.
(Il Flaminio, 11, 1998, p. 137)

Gabriella ORSINI. La vegetazione pioniera delle Prealpi Trevigiane (Catena Monte Cesen - Col Visentin). La ricerca è stata svolta sulla catena delle Prealpi Trevigiane con lo scopo principale di studiarne la vegetazione pioniera in ambiente rupestre. L'area presa in esame si presenta molto impervia, la vegetazione assai differenziata a causa della morfologia complessa. Sono state individuate due comunità vegetali inquadrate nell'associazione Potentilletum Caulescentis e Laserpitio -Festucetum alpestris.
(Il Flaminio, 11, 1998, p. 149)


Rassegna Bibliografica

(Giancarlo Follador) Piero Tessaro, Aquile e Angeli sul Grappa e sul Piave;
(Giancarlo Follador) Luisa Cigagna - Rosanna Mutton, Barbisano sul filo dei ricordi;
(Giancarlo Follador) Enrica Angela Bongi - Carlo Balliana - Pietro Bongi, L'emigra-zione nel dopoguerra ed i Carri Allegorici di Sernaglia dal 1946 al 1998;
(Giancarlo Follador) La Pieve di Soligo e la Guastaldia di Solighetto dal Medioevo all'età contemporanea (a.c. di Danilo Gasparini);
(Loredana Imperio) Giorgio Zoccoletto, 1797. L'occupazione napoleonica del terri-torio trevigiano;
(Loredana Imperio) Ido Da Ros, Lettera dal Fronte;
(Paolo Leoncini) Fulvia Dal Zotto, Epigramma;
(Aldo Toffoli) Giovanni Tomasi, La Diocesi di Ceneda. Chiese e uomini dalle origini al 1586; (Aldo Toffoli) Un protagonista del nostro Ottocento: Jacopo Bernardi (a.c. di Gregorio Piaia); (Aldo Toffoli) Lorenzo Da Ponte, Memorie.

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