Rassegna Bibliografica
LUISA CIGAGNA - ROSANNA MUTTON. Barbisano sul filo dei
ricordi, Grafiche Antiga, Cornuda, 1998.
Spesso è difficile distinguere, fra i tanti libri
di Storia locale, quelli che lasciano un segno nel tempo e quelli, pur
impegnati, che rimangono relegati nello scaffale di casa.
Personalmente penso che sia difficile, a bruciapelo, esprimere giudizi.
Si è tentato di fare la storia locale, in questi ultimi anni, con
un'ottica diversa, cioè scavando e scavando negli archivi per portare
alla luce dati, fatti, avvenimenti, situazioni, numeri, nomi. E poi nato
un interrogativo: se la formula ritrovata era quella giusta. Ma il fruitore
ha recepito questo messaggio, o si è annoiato dalla prima pagina?
Sinceramente, da coordinatore di tante opere di questo genere, penso proprio
di si. E fallita l'intera operazione di fare storia. Dieci anni sprecati?
Questo dovrebbe chiederselo anche Danilo Gasparmni, dopo la sua ultima
esperienza con i due volumi su Pieve di Soligo.
Tornando al tema. Proprio Danilo Gasparini scrive la prefazione al volume
di Barbisano. Siamo ad un nuovo esperimento, o siamo tornati al leggero
modo di fare storia, quella delle immagini, tante, quella dei racconti,
quella degli spazi limitati, quella della contemporaneità vissuta?
Via le scartoffie, via le tabelle, vie le indagini notarili, via le visite
pastorali, via i sommarioni del Catasto austriaco e quello Napoleonico,
via i processi criminali ecc.
Le due autrici, hanno preferito seguire la via più semplice, più
accattivante e meno complessa, più leggibile, quella delle tante
testimonianze fotografiche, dei testi resegati e dei tanti aspetti del
vivere quotidiano. Sarà la formula, ancora una volta, indovinata?
Gasparini nella sua prefazione afferma "La ricerca potrebbe non avere
mai fine".
Giancarlo Follador
|