Rassegna Bibliografica
ENRICA ANGELA BONGI - CARLO BALLIANA - PIETRO BONGI.
L'emigrazione nel dopoguerra ed i Carri Allegorici di Sernaglia dal 1946
al
1998, Grafiche Bronca, Mosnigo di
Moriago, 1998, pp. 252.
Le pro loco sono diventate in questi ultimi anni delle vere
e proprie istituzioni, non solo per promuovere attività di carattere
ricreativo e di valorizzazione delle risorse economiche: esse sono spesso
fucine culturali nelle quali, come dovrebbe essere, si tenta di valorizzare
le risorse umane sotto i più svariati aspetti.
E il caso di Sernaglia con il presidente della Pro Loco, lo scultore Carlo
Balliana, il quale ha voluto raccogliere in un volume tutta la documentazione
relativa al Carnevale di San Valentino, offrendo così ai tanti
emigranti del Comune, sparsi nel mondo, una immagine allegra di una terra
che vive e che si èstati costretti ad abbandonare per tante ragioni.
Il repertorio fotografico è veramente eccellente sotto il punto
di vista della documentazione. Spesso supera per valore il testo scritto,
anche perchè una immagine è in grado di fornire sensazioni,
emozioni e soprattutto volti della gente della comunità.
E certamente questa una esperienza culturale che serve per stimolare anche
altre associazioni a raccogliere e documentare il proprio operato. Sono
queste pagine di storia che non possono essere considerate minori, rispetto
alle pagine della "grande" storiadei documenti scritti del passato.
Insomma è un libro che egregiamente fotografa uno sforzo di tante
persone nel dare vitalità ad un paese che altrimenti, come accade,
sceglie la via dell'apatia.
Balliana ha colto nel segno: le Pro Loco non possono esistere se non esiste
la cultura, e la volontà di trasmettere in continuazione, per gli
altri e per i posteri, ciò, che con fatica, una intera popolazione
riesce a costruire. Perdere la propria memoria è segno di rifiuto
della propria identità.
Auspico che Carlo Balliana, prendendo la palla al balzo, esca anche con
il lavoro riguardante la patata, quello di cui da anni si sente parlare
in Moriago. Sarebbe un buon segno.
Giancarlo Follador
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