IL FLAMINIO - Sommario del n°3 - Settembre 1984
Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi
Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane
Giorgio MIES, Sebastiano Ricci a Fregona. L'attribuzione al grande
pittore bellunese della pala "11 Crocifisso e le anime del Purgatorio
della chiesa parrocchiale di Fregona costituisce un avvenimento significativo
per il patrimonio artistico del vittoriese, ben documentato anche per
quanto concerne la datazione, dai documenti dell' archivio locale.
(Il Flaminio, 3, 1984, p. 5).
Lucienne PORTIER, 1 Calligrammi di Guido Casoni. Si propone, nella
inedita traduzione di Renato Della Torre, questo saggio della francese
Lucienne Portier, apparso nel 1961, che illustra le caratteristiche espressive
e letterarie del poemetto "La Passione di Cristo-composto dal celebre
poeta serravallese in forma figurata, 'parola dipinta " come la definisce
Giovanni Pozzi nel suo ultimo libro che al Casoni dedica pure alcune pagine
lamentando l'insufficiente attenzione della critica sia nei confronti
dell'opera che del suo Autore.
(il Flaminio, 3, 1984 p. 8).
Paola DALTO, Il "Cristo della domenica" di San Pietro di Feletto.
Riflessioni intorno all'affreso, di singolare pregnanza simbolica e didascalica,
dipinto sotto il porticato della antica (VII- VIII sec. d.C.) chiesa di
S. Pietro di Feletto, rappresentante il Cristo che ammonisce al rispetto
del giorno festivo dedicato al Signore: occasione per una disanima dei
concetti di Festa e Lavoro nel Medioevo.
(Il Flaminio, 3, 1984, p. 25).
Vincenzo RUZZA, L'arte della stampa a Ceneda e a Serravalle. (II
Parte). Conclusione della ricerca bibliografica per ricostruire il profilo
storico dell'arte della stampa a Ceneda e Serravalle, poi a Vittorio e
Vittorio Veneto. Dagli stampatori del Seicento e Settecento si percorre
la traccia del libro locale fino ai tipografa editori attualmente ancora
in attività.
(Il Flaminio, 3, 1984, p. 58).
Guido SPADA, Gli antichi piani assestamentali della Foresta del Cansiglio
sotto la Serenissima Repubblica di Venezia. La relazione prende in
esame alcuni manoscritti, relazioni e dati riguardanti la storia assestamentale
del pubblicobosco da remi del Cansiglio Ci si sofferma in particolari
modo nell'analizzare il primo vero piano assestamentale su basi "stereometriche"
redatto nel 1638 dal Proto dei Remeri della Casa dell'Arsenale Zorzi de
Christofoli. Il saggio matte in evidenza i motivi che indussero il Governo
di Venezia alla necessità di intervenire e regolamentare, mediante suoi
funzionari, l'utilizzo delle ingenti risorse boschive del Cansiglio, a
buon diritto considerato un dei più importanti boschi da "stele da remo
di tutta la Repubblica.
(Il Flaminio, 3, 1984, p. 66).
Gino BUTTAZZI, Storia di un'amicizia: Michele Colombo e Lorenzo Da
Ponte. Storia breve di una lunga amicizia fra due grandi letterati
veneti del XVIII secolo: due uomini che conosciutisi nel Seminario di
Ceneda, pur con un'esistenza ben diversa, si sentirono sempre vicini:
Michele Colombo (1747-1838) e Lorenzo Da Ponte, reciprocamente il termineuso
a quo ed il terminus ad quem. Mentre è nota la biografia del Da Ponte,
rimane oggi più in ombra quella del Colombo di cui il Monti scrisse: ',
... il Colombo è classico vivente". Su ambedue il saggio tende a gettare
nuova luce da un'angolazione meno frequentata.
(Il Flaminio, 3, 1984, p. 75).
Paolo MESTRINER, La cristallizzazione della calcite di Nove (Vittorio
Veneto). Una interessante varietà di calcite reperibile nella zona.
(Il Flaminio, 3, 1984, p. 83).
Gian Mario PIOL, Mario PICCIN, Rinvenimento di corna sub-fossili di
cervide a Lago di Revine. Altra tessera del composito mosaico di storia
naturale che fa della Vallata uno degli ambienti più interessanti dal
punto di vista dello studioso e del naturalista in particolare.
(Il Flaminio, 3, 1984, p. 85).
Eugenio TRANCHINI, Un volontario cenedese nella difesa di Venezia:
il patriota colonnello Daniele Francesconi. Squarci di storia veneta
e vittoriese del Risorgimento, dai moti del 1848 ai successivi anni Settanta
attraverso la vicenda umana, avventurosa e per certi versi esemplare del
cenedese Daniele Francesconi da Villa Belvedere, (Cordignano).
(Il Flaminio, 3, 1984, p.87).
Inediti e documenti
Luigi MARSON, Antonio Nino BOTTEON, Venezia maneja la
spada. E' un canto risorgimentale tratto dalla raccolta manoscritta
del vittoriese L. Marson di cui si pubblica per la prima volta il tema musicale,
elaborato poi dal m.o Botteon. Il testo documenta la versione cenedese degli
anni 1880-1890. (Il Flaminio, 3, 1984, p.94).
Graffiate
Per il dialetto (pag.
99);
Per D. Giuseppe Faè (pag. 101).
Rassegna Bibliografica
(A. Cauz) M. Lucco, Francesco Da Milano;
(G. Lies) E. Tranchini, F. Foti, Le antiche fabbriche
di armi bianche a Ceneda e a Serravalle;
E. Tranchini, R. Salvador, Le antiche fonderie
di campane e di bronzi artistici;
(Pier Paolo Brescacin) Gina Piccin, Mi cante e conte;
(Vittorio Pianca) P. Passolunghi, Bibliografia
'Sinistra Piave' (diocesi di Vittorio Veneto, Mar-ca nobilissima, 4);
Il Monachesimo Benedettino della Marca trevigiana; Marca nobilissima, 4);
Il Monachesimo Benedettino della Marca trevigiana; Marca nobilissima, 54
vedute d'iconografia trevigiana;
(Pierangelo Passolunghi) L. Puttin, Arte e devozione
popolare nel Trevigiano. Gli ex voto del Santuario della Madonna
di Loreto a Corbanese di Tarzo;
(Daniela Pancotto) Rino Bechevolo, Piero Zaros, Il
castello di San Martino.
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