Rassegna Bibliografica
DE BIN F. e TONIELLO V., Guida alle escursioni turistiche
e naturalistiche. Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, Vittorio
Veneto, 1989, pp. 358.
Va detto subito che da tempo si avvertiva il bisogno di una pubblicazione
del genere. Si deve quindi essere davvero grati alla nostra C.M. che l'ha
ideata e realizzata, contribuendo così alla diffusione di una conoscenza
più precisa del territorio nelle sue diverse componenti.
La realizzazione è stata affidata a due studiosi che vi hanno profuso
le loro competenze e la loro passione, nonché una buona dose di
pazienza per una ricerca dettagliata sul posto.
L'edizione si può definire splendida, nel suo genere, dal punto
di vista tipografico ed è corredata di numerose fotografie, nitide
e significative, di cartine topografiche, di profili, di diagrammi e di
schizzi di vario tipo.
Dopo una parte introduttiva dedicata al paesaggio locale, analizzato dal
punto di vista geomorfologico, climatico, vegetazionale e faunistico,
vengono presentati e descritti minuziosamente 36 itinerari, suddivisi
in tre gruppi: nauralistici (8), escursionistici (21) e stradali (7).
Le descrizioni dei percorsi sono tanto ricche di osservazioni, forse eccessive
ed anche ripetitive, da appesantire talvolta il discorso. Per contro alcuni
punti di riferimento, lungo gli itinerari, avrebbero potuto invece essere
indicati in modo più accurato, nel testo o sulle cartine, per facilitare
l'orientamento e le direzioni da prendere (per es. Fi-F2, Ni, V4, M°1);
le quote sono certamente utili ma non si può pensare che tutti
gli escursionisti viaggino con un altimetro in mano. Una segnaletica sui
sentieri, per quanto semplice, potrebbe risolvere tale problema.
Il linguaggio risulta talora oscuro e incomprensibile (per
es. alle pagg. 19, 20, 23); alcune affermazioni appaiono confuse o addirittura
discutibili (per es. a pag. 15 a proposito dei Veneti, Paleoveneti e Reti),
altre anche contraddittorie (per es. alle pagg. 62, 271, 277, 278 circa
la Costa di Fregona e il Caglieron).
Una revisione più attenta delle bozze avrebbe evitato certe imprecisioni
che possono sfuggire con facilità (per es. alle pagg. 9, 184, 251,
252), diversi errori tipografici, soprattutto relativi alla nomenclatura
floristica, e alcune costruzioni sintattiche (per es. alle pagg. 16, 17,
24) che possono trarre in inganno il lettore (per es. a pag. 30: cedui
di conifere?).
A proposito delle acque, si poteva evidenziare che il territorio considerato
appartiene a due bacini idrografici, quello del Piave e quello del Livenza,
ed evitare il vocabolo "termale" per definire le acque minerali.
Uno schema riassuntivo delle Ere geologiche, poi, sarebbe stato utile
per una maggior comprensione del testo. Anche il 10
capitolo avrebbe guadagnato in chiarezza con una suddivisione più
articolata.
Quanto al formato, una edizione ridotta, tascabile, da sistemare nello
zaino e da trattare senza troppi riguardi, sarebbe forse stata più
pratica e maneggevole:
le guide sperimentate del CAI, del Touring e di Tamari possono essere
emblematiche in proposito.
Queste osservazioni non intendono assolutamente sminuire la validità
generale dello sforzo compiuto, che resta senz'altro lodevole; di esse
di potrà eventualmente tener conto per una successiva edizione.
Antonio De Nardi
|