Tratto dalla Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi - IL FLAMINIO n°5 - 1990 - Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane


Rassegna Bibliografica

DE NARDI A., Il clima di Vittorio Veneto, Vittorio Veneto, Seminario Vescovile, 1988, pp. 232.

I recenti progressi nel campo della meteorologia e della climatologia sono accompagnati da un fiorire di ricerche sulla storia del clima, dalle quali possono scaturire utili indicazioni sulle interferenze con l'attività umana. Se infatti sono state superate le sterili pregiudiziali deterministiche che vedevano l'uomo succube della natura, e quindi anche del clima, ora si fa strada la tendenza a riconsiderarne con maggior equilibrio l'incidenza sulla vita dell'uomo, mentre sempre più si impone la necessità di un confronto con le situazioni climatiche del passato, che può essere effettuato tramite il recupero e l'elaborazione informatica di tutto il materiale documentario oggi disperso e non utilizzato. Il volume di A. DE NARDI rientra pienamente in quest'ottica, dal momento che presenta ed interpreta i dati dell'Osserva-tono Meteorologico di Vittorio Veneto, attivo dal 1931 al 1963. L'Autore fornisce, oltre ad informazioni di carattere generale, anche indicazioni uniche ed inedite per quest'area subalpina: indagini su tale microclima non compaiono infatti nella letteratura geografica, se non marginalmente ad opera di R.A. Toniolo in una pubblicazione del 1914 sulla distribuzione dell'olivo nel Veneto. Il volume è occupato in gran parte dall'analisi particolareggiata dei vari elementi climatici che viene affrontata secondo gli schemi classici. Il testo è corredato da grande ricchezza di tabelle e rappresentazioni grafiche, particolarmente preziose per la lettura. Non è motivo di sorpresa per il climatologo la costanza climatica che i dati sostanzialmente forniscono all'Autore per il "breve" periodo considerato; come del resto non dovranno stupire la grande variabilità interannuale e lo scostamento delle situazioni reali dai valori medi, essendo questi fenomeni tipici delle medie latitudini ed essendo inoltre la stazione considerata posta in area di passaggio tra pianura e montagna. Sulla base dei dati forniti e della loro interpretazione complessiva viene anche proposta una definizione del clima di Vittorio Veneto, che risulterebbe "di transizione verso il tipo mediterraneo dal punto di vista termico e verso il tipo continentale per il regime pluviometrico". Una copiosa appendice di dati statistici correda questa utile ricerca.

Ugo Mattana

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