RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
B. SARTORI, Castel Roganzuolo. Storia di una antica
Pieve. Vittorio Veneto, Tipse, 1978. (C. De Stefani)
La storia di una delle più suggestive Pievi della nostra Marca
rivive nelle pagine del libro di Monsignor Basilio Sartori: "Castel
Roganzuolo - storia di un'antica Pieve".
Le vicende di una terra travagliata da continue
lotte, ci appaiono in tutta la loro completezza; ma le notizie certe
si confondono, nella lontananza dei tempi, con la leggenda, dove la
realtà si mescola alla fantasia.
Euganei, Veneti, Romani e, poi ancora Barbari,
e i Vescovi delle città limitrofe, tutti lasciano un segno del
loro passaggio e del loro dominio a "Reganzuolo" però solo con
l'avvento dei Caminesi l'importanza strategica di questa collina, con
le terre circostanti, assumerà pieno valore.
Il dominio della Serenissima, dopo l'estinzione
della casata dei Da Camino, porta secoli di pace;
ma la villa di Castello raggiunge nel XVI secolo
l'apice dello splendore. Tutt'intomo si respira un'aria nuova, effervescente
di iniziative; ma non bastano i lavori di restauro della piccola Chiesa
e il suo ingrandimento; i paesani vogliono di più: a Castello
operano così Tiziano Vecellio e Pompo-nio Amalteo.
Sostenuta dal racconto di piacevoli notizie locali,
dalla rievocazione di vecchie usanze, di storie antiche e di fatterelli
preziosi, la narrazione si svolge viva ed interessante.
Il suo ritmo si fa più pacato e quasi documentaristico
quando ci si avvicina a tempi più recenti.
L'interesse dello scrittore si sofferma allora
sulle casate nobili, che a Castello hanno avuto la loro origine o la
loro dimora, sulle vicende storiche che giungono fino ai tempi nostri,
su artisti locali, come il contemporaneo Sante Cancian, sulle attuali
iniziative sociali, per concludersi con l'elenco dei parroci che, dal
lontano 1543, hanno tenuta la Parrocchia di Castello.
Non ultimo pregio, nel libro di Monsignor Sartori,
è la prosa piana e scorrevole, che ne rende la lettura piacevole
e facile. Ed è augurabile che questo sia un
ulteriore motivo per la conoscenza e la diffusione
di quest'opera che porta luce e chiarezza di notizie su una località
del nostro circondario di tanto antica civiltà, perché,
come scrive l'attuale parroco di Castel Roganzuolo, don Vittorio Bottan,
nella prefazione: "II sacrificio dei nostri avi nel cercare e realizzare
i valori che durano, serva di stimolo a noi per essere oggi degni figli
di si glorioso passato".
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