INEDITI E DOCUMENTI
LA RACCOLTA INEDITA DI TRADIZIONI POPOLARI
VITTORIESI
DI LUIGI MARSON (1856-1914)
di LUCIANO CECCHINEL, GABRIELLA DA RUI, STEFANIA FAVA, GIOVANNI TONON
Profilo Biobibliografico di Luigi Marson
Luigi Marson non si può pienamente definire uno studioso di trazioni popolari,
non potendosi la sua produzione circoscrivere a questo settore: egli si
dedicò in realtà a tali interessi marginalmente alla sua attività di insegnante
di materie letterarie ed in particolare di appassionato di geografia.
Peraltro attraverso le sue ricerche aveva maturato tali e tante conoscenze
nel campo del folklore che se avesse curato e pubblicato tutti i lavori
intrapresi, il suo nome sarebbe oggi di qualche importanza anche a livello
nazionale. Certi suoi scritti furono d'altra parte citati dallo stesso
Pitrè nella "Bibliografia delle tradizioni popolari d'Italia" e la sua
raccolta di canti popolari fu utilizzata da Manlio Dazzi, che ne pubblicò
alcuni nel IV volume del "Fiore della lirica veneziana": "La lirica popolare".
Il Marson rimane comunque lo studioso di maggior rilievo nel campo delle
tradizioni popolari della Marca Trevigiana.
LUCIANO CECCHINEL; GABRIELLA DA RUI; STEFANIA
FAVA; GIOVANNI TONON. Tutti laureati in lettere presso l'Università di
Padova; di Revine Lago i primi tre, di Vittorio Veneto il Tonon, attualmente
insegnano. Stefania Fava si è laureata proprio con una tesi sull'opera
di Luigi Marson. Portano avanti il lavoro di ricerca in équipe e separatamente
per qualche argomento. Conducono anche proprie ricerche sulle tradizioni
popolari vive del loro territorio.
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A differenza degli altri cultori che, quando non si sono limitati ad
elencare il materiale raccolto, lo hanno commentato superficialmente,
egli si è preoccupato per i canti di raffrontare le varianti autoctone
dei testi raccolti con le lezioni registrate in altre regioni. Meraviglia
pertanto il fatto che non se ne sia a tutt'oggi riconosciuto il notevole
valore, non foss'altro che per la trasmissione ordinata di nutrita parte
del patrimonio folkloristico del Vittoriese. Luigi Marson nacque il
9 settembre 1856 a Vittorio Veneto da famiglia rurale (1). Nelle campagne
del vittoriese stava incrementandosi in questo periodo l'attività bacologica
e in questo settore furono impegnati in particolare i suoi fratelli
Domenico e Antonio. Un altro fratello, il più anziano. Angelo, fu, oltre
che farmacista, uomo d'affari dedito all'attività edilizia; altre due
sorelle abitarono, sposate, a Vittorio Veneto. Luigi frequentò per vari
anni il "Ginnasio liceale vescovile" locale, si diplomò a Treviso e,
dopo qualche anno di insegnamento elementare, prestò servizio militare
e precisamente dal 1877 al 1879, avendo come sede Firenze. Qui al "Regio
Istituto di studi superiori" iniziò gli studi universitari di Lettere
e filosofìa, che ultimò, dopo il congedo, a Padova, laureandosi nel
1881 con una tesi di storia. Fu in relazioni molto strette con il prof.
Giovanni Marinelli che, maestro ed amico, gli diede validissimo avvio
negli studi di glaciologia, speleologia, cartografia e geografia in
genere; il Marson ne tenne una lunga affettuosa commemorazione in morte
nel 1900 e gli dedicò più tardi anche la "Guida di Vittorio Veneto e
del suo distretto" completa monografia del Vittoriese. Negli anni immediatamente
susseguenti la laurea, fu insegnante di materie letterarie e geografia
nel "Ginnasio superiore" di Maglie (Lecce) e negli istituti tecnici
di Macerata, Bari, Piacenza, Sondrio e Mantova. La commemorazione che
Luigi Marson tenne nel 1885 a Macerata di Alberico Gentili ci fa conoscere
il suo pensiero su molti problemi di sociologia e politica estera, con
particolare riguardo all'irredentismo, problemi di cui ebbe più tardi
ad occuparsi nella "Società Nazionale Dante Alighieri". Una sua più
tarda trattazione del problema alto
- atesino, pubblicata ne "La Terra" (2) di G. Marinelli, fu apprezzata
per il
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suo senso di equilibrio dallo stesso Salvemini (3). Prese abbrivio comunque,
in questi anni anche il suo interesse per il folklore, sulla stimolante
influenza del grande Giuseppe Pitrè. Quello che viene unanimemente riconosciuto
come "il padre" degli studi di Tradizioni popolari della nostra Nazione,
nell'opera "Bibliografia delle tradizioni popolari d'Italia", Torino
1894, fra le numerose altre, cita anche, come già accennato, tre pubblicazioni
di carattere folkloristico del Marson, apparse proprio in quegli anni
e precisamente. 1896 L. MARSON: Canti politici popolari (Nozze Sbrojavacca
- Marson) Vittorio, Zoppelli, 1891. 2989 L. MARSON: Guida di Vittorio
e del suo distretto, Vittorio, Zoppelli 1889. 6625 L. MARSON: Folklore
musicale, estr. della "Rivista geografica" anno I, fasc. II, aprile
1893. Maturati interesse e competenza attraverso la lettura di opere
riguardanti il folklore
- nella sua biblioteca sono ancora conservati testi attinenti la materia
di: Cantù. Guerrazzi, Tommaseo, Vannucci ed altri
- il Marson cominciò ad intessere rapporti con altri studiosi o appassionati
di tradizioni popolari. Spiccano tra questi Alessandro Pericle Ninni
che, veneziano, trascorrendo le "ferie" presso Monastier di Treviso
ebbe modo di raccogliere ed in seguito di pubblicare i "Materiali per
un vocabolario della lingua rusticana del contado di Treviso con un'aggiunta
sopra le superstizioni, le credenze e i proverbi rusticani" e il Musoni
che svolse in materia folkloristica un ampio lavoro nel Friuli. Luigi
Marson si tenne inoltre costantemente in rapporto con gli studiosi vittoriesi
e sopra tutti col dott. Carlo Graziani e con il prof. C. U. Posocco,
che, suo grande amico, stese la prefazione alla raccolta di proverbi
apparsa in appendice alla "Guida di Vittorio e del suo distretto". Nel
1891 il Marson fu trasferito a Sondrio e qui iniziò gli studi glaciologici
sul gruppo del Bernina e la sua attività cartografica e plastigrafica.
Nel 1893 si unì in matrimonio con un'insegnante triestina di matematica
e scienze naturali che aveva conosciuto mentre trascorreva a Vittorio
Veneto, un periodo di villeggiatura, e ne ebbe due figli, dei quali
il secondo nacque a Mantova, città nella quale lo studioso si era trasferito
nel 1899 affezionandovisi in modo particolare e trovandovi
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INEDITI E DOCUMENTI anche modo di dedicare parte della sua attività
a vari enti locali di cultura e soprattutto alla "Regia Accademia Virgiliana",
per la quale stese una monografia su "La geografìa dell'Eneide". I ricordi
del primogenito, ing. Luigi, stabilitesi a Mantova, riguardano per l'appunto
quest'ultimo periodo mantovano e sono soprattutto legati ai tempi, alle
località e alle gite di villeggiatura. "In queste gite mio padre non
perdeva occasione per qualche ricerca collegata alle sue passioni geografiche
e folkloristiche; non mancava poi di pubblicare in occasione di nozze
di parenti e conoscenti qualche saggio sul materiale popolare raccolto".
Luigi Marson, ritornato nel Vittoriese, morì nel 1914 a Fregona, dove
si era trasferito qualche anno prima. Per quanto concerne specificamente
la sua bibliografia, oltre a scritti relativi al folklore, l'autore
ha lasciato numerosi saggi e pubblicazioni di argomento geografico che,
nella loro completezza ed organicità, attestano la sua profonda preparazione.
Fra questi vanno ricordati: "Guida di Vittorio Veneto e del suo distretto",
Vittorio V., Zoppelli, 1889; Memoria, Articoli e Conferenza diverse
sulla navigazione interna, su Maurizio Sacchi, sulla Cina, sui Viaggi
polari, sulla Libia; Comunicazioni glaciologiche apparse nel "Bollettino
della Reale Società Geografica" (Roma); il capitolo su "II Trentino"
redatto per "La Terra" di G. Marinelli, scritto quest'ultimo assai caro
all'autore che contava di dargli un compagno con uno scritto su "La
Venezia Giulia" (4). Questo ed altri studi sulla storia, la vita sociale,
le geografia del Vittoriese e le variazioni dei nostri ghiacciai non
furono portati a termine. Riguardo alle ricerche di glaciologia, la
loro particolare importanza è stata rilevata dalla "Commissione intema
per lo studio dei ghiacciai" che affidò all'autore varie verifiche ed
alcune importanti campagne estive. Nel suo eclettismo, che lo portò
ad occuparsi anche contemporaneamente di vari argomenti' e che dette
luogo talora ad un lavoro dispersivo o comunque non assolutamente omogeneo,
Luigi Marson ci ha lasciato, come anticipato in sede di biografia, numerosi
saggi di argomento folkloristico, pubblicazioni per nozze di stornelli,
villotte e barcarole (6). Come nel campo geografico anche in quello
del folklore alcuni lavori non hanno avuto pubblicazione. Presso la
Biblioteca Civica della sua città sono conservati i manoscritti dei
quali ci si propone la pubblicazione nei prossimi numeri di questa rivista.
Luciano Cecchinel
Gabriella Da Rui
Stefania Fava
Giovanni Tonon
NOTE
1 ) Le notizie sulla vita e le opere di L. Marson sono state tratte anche
da : C. CANNETI: Notizie del Comitato mantovano della "Società Naz. D.
Alighieri", anno XI, n. 59, Mantova, agosto, 1814. A. C. DALL'ACQUA; Marson
prof. Luigi Estratto dagli Atti e Memorie, Nuova serie, vol. VIII, 1914,
Regia Accademia Virgiliana di Mantova. Un incontro avvenuto a Venezia
il 18.10.1972 con il figlio ancora vivente a Mantova, Ing. Luigi Marson.
2) G. MARINELLI: "La Terra", vol. IV, parte II 613. 3) "Mondo" settimanale
6.IV 1961. 4) L. MARSON: Cenni necrologici del socio prof. Ad.ria.no Michieli,
cit.
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OPERE DI LUIGI MARSON
- Cenni cronologici del socio prof. Adriano Michieli, estratto del Bollettino
della Reale Società Geografica (Roma), Serie V. vol. III, n. 10.1 ottobre
1914 pp. .1104-1105-1106.
- Alberico Gentili (discorso). Macerata, Ed. Ilari, 1885.
- Guida di Vittorio e del suo distretto. Vittorio, Zoppelli, 1889.
- San Polo di Piave (per nozze). Vittorio, Zoppelli, 1888.
- Villotte in occasione delle nozze d'oro Morpurgo-Marina. Treviso, Zoppelli,
1899.
- Canti politici popolari (per nozze). Vittorio, Zoppelli, 1891.
- Stornelli per le nozze Marina-Calcagnine Mantova, Mandovi, 1902.
- Conto delle filatrici (per nozze Marson-Pancotto). 1893. -Per le nozze
Scarpis-De Poi (raccolta di barcarole). Mantova, Mandovi, 1908.
- Carta economica industriale della prov. di Mantova. Roma, Unione Ed.,
1909.
- Cenno biografico intorno a Carlo Ercoli (Maceratese). Macerata, Mancini,
1886.
- Do uno sguardo generale e da uno studio speciale. Roma, Civelli, 1902.
- Folclore musicale. Roma, Soc. Geog. It., 1893. -La Geografia di Virgilio.
Mantova, Mandovi, 1907.
- Manzoniani e antimanzoniani. Macerata, Vessillo d. Marche, 1884.
- Nevai di circo e traccie carsiche e glaciali nel Gruppo del Cavallo.
Milano, Bellini, 1901.
- Nevai di circo e traccie carsiche e glaciali nel Gruppo del Cavallo
e contributo allo studio del ghiacciaio della Piave. Roma. Soc. Geog.
Ital., 1909.
- Nevai di circo e traccie carsiche e glaciali nel Gruppo del Cavallo
con appendice sulla temperatura delle sorgenti ai piedi del Cansiglio
e un nuovo contributo allo studio del ghiacciaio della Piave. Roma, Soc.
Geog. Ital., 1909.
- Nevai di circo e traccie carsiche e glaciali nel Gruppo del Cavallo
con altri contributi allo studio dell'antico ghiacciaio della Piave. Roma,
Soc. Geog. Ital., 1905.
- Notizie intomo i viaggi e alla vita del Cav. Bartolomeo Lucidi. Macerata,
Vessillo d. Marche, 1883.
- A proposito del vero "forse cui Guido vostro ebbe a disdegno". Dante,
inf. C. X. Macerata, Vessillo d. Marche, 1884.
- Sui ghiacciai dell'Adamello
- Presanella (alto bacino del Sarca
- Mincio). Roma, Soc. Geog. Ital., 1906.
- Sui ghiacciai dell'Adamello
- Presanella (alto bacino del Sarca
- Mincio). Roma, Soc. Geog. Ital., 1912.
- Sui ghiacciai del Bernina, conclusione e nota suppletiva sui dati idrografici
del Mollerò. Roma, Soc. Geog. Ital., 1901.
- Sui ghiacciai del massiccio del monte Disgrazia N. 2. Roma, Geog. Ital.,
1897.
- Sui ghiacciai del massiccio del monte Disgrazia o Pizzobello N. 3 e
sui ghiacciai del Bernina. Roma, Soc. Geog. Ital., 1898.
- Sui ghiacciai italiani del Bernina, (Osserv. del 1899). Roma, Soc. Geog.
Ital., 1900).
- Sui ghiacciai italiani del gruppo Pizzo Bernino
- coll'aggiunta. di escursioni ai principali ghiacciai svizzeri dello
stesso Gruppo. Roma. Soc. Geog. Ital., 1900.
- "Venezia" la rivoluzione inglese del 1648 e Cromwell". Vittorio,
Zoppelli, 1889.
- La Venezia Tridentina. Milano, Casa Ed. Vallardi, 1902.
- Romanità e divisione dell'agro Cenedese. Roma, Ist. Geog. Ital., 1903.
- Villotte dell'alto Trevisano, (presso Biblioteca Marciana). Tutte le
opere descritte e la raccolta degli inediti si trovano presso la Biblioteca
Civica di Vittorio Veneto, ad eccezione dell'ultima in elenco.
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